L’uliveto:
l’origine del nostro olio extravergine d’oliva ma anche le radici di famiglia
I nostri genitori hanno trasmesso a noi figli amore e rispetto per la terra del Passarito (“passo della creta” per via della sua natura argillosa). Non si tratta perciò solo di un uliveto, rappresenta le radici di famiglia. L’uliveto si sviluppa per 5 ettari su una vallata a 200 metri sul livello del mare e conta circa 800 piante in prevalenza di cultivar Santagatese, Cerasuola, Giarraffa e Biancolilla. La miscela di queste quattro cultivar dà vita ad un olio molto profumato, che in relazione al grado di maturazione delle olive può dare un sapore più deciso quando le olive sono verdi, o più delicato quando le olive tendono ad essere invaiate, cioè una colorazione violacea. La raccolta delle olive rappresenta la fase conclusiva di un lavoro assiduo. Nei mesi invernali ha luogo la potatura delle olive ad anni alterni. Al termine della primavera mettiamo a pascolare animali, perlopiù equini, per riuscire a pulire i terreni dalle erbe e nel contempo per concimarli. Nei mesi estivi vengono zappati i terreni ed eliminati i rami selvatici che nascono alla base dei tronchi, per poter essere pronti tra fine ottobre e inizio novembre alla raccolta del nuovo frutto.